Il vino è un progetto. Impronta Enologica supporta l’azienda nella creazione di un vino che possa soddisfare il segmento commerciale in cui verrà inserito cercando di mantenere il più possibile le tecniche tradizionali adottate ma modernizzandole e adattandole per migliorarne la qualità. Il tutto valutando anche la sostenibilità economica. Inoltre, grazie alla nostra esperienza, cerchiamo di individuare i punti di forza e debolezza di ogni realtà allo scopo di organizzare al meglio tutte le attività.
La vendemmia è il periodo più importante della filiera produttiva di un vino perché si concretizza tutto il lavoro fatto in campagna nei mesi precedenti. Inoltre la prima fermentazione risulta essere un fattore chiave perché deve essere in grado di trasformare il grappolo, amorevolmente coltivato, in un vino esaltante.
Impronta Enologica, assieme al produttore ed alle esigenze aziendali, coordina i vari periodi di raccolta, studiando, attraverso analisi ed interpretazione dei dati, le varie epoche di maturazione di ogni varietà. Il periodo di raccolta varia in funzione dell’obiettivo enologico pianificato in precedenza.
Vengono forniti protocolli di vinificazione personalizzati consigliando metodi di lavorazione differenti in funzione degli obiettivi prefissati, della “tradizione” aziendale, del territorio e del patrimonio polifenolico ed aromatico dell’uva. In più la nostra assidua presenza agevolerà tutto il lavoro di filiera fugando ogni eventuale dubbio.
Noi crediamo che il vino migliore derivi dal grappolo migliore pertanto la nostra filosofia è quella di limitare al minimo le chiarifiche e di adottare tecniche di vinificazione e macerazione tali da preservare tutte le caratteristiche organolettiche della materia prima.
Se con il grappolo abbiamo seminato e con la fermentazione ed eventuale macerazione abbiamo raccolto allora con l’affinamento è tempo di trasformare la nostra creatura in qualcosa di unico.
Impronta Enologica applica tecnologie di affinamento volte a preservare al massimo il corredo aromatico e polifenolico di un vino. Tecnologie in continua evoluzione che sono frutto di sperimentazioni mirate.
Affinamento sulle fecce, batonage ripetuti, estrazione di mannoproteine, microssigenazione controllata, utilizzo del legno ecc. sono solo alcune delle tecniche adottate e consolidate che applichiamo per avere una corretta evoluzione. Nello specifico la scelta del legno è una particolarità che richiede un’enorme competenza e professionalità perché ogni vino, sulla base delle sue caratteristiche, necessità di tempi ed essenze legnose differenti.
Noi di Impronta Enologica abbiamo come obiettivo che il vino, al termine di questo periodo di affinamento, abbia raggiunto un patrimonio aromatico e strutturale degno del grappolo che lo ha creato.
Per concludere nel migliore dei modi la filiera, partita da una singola gemma per finire in una singola bottiglia, noi di Impronta Enologica poniamo particolare attenzione alla fase di imbottigliamento. Sulla base delle nostre numerose ricerche abbiamo visto che le aggiunte di imbottigliamento possono aumentare la qualità di un vino anche del 30%. Ma non solo: prestare particolare attenzione in queste ultime fasi è di fondamentale importanza per non rovinare quanto fin’ora creato con tanta fatica e dedizione.
Non c’è soddisfazione più grande che aprire una bottiglia di vino dopo due, tre, cinque anni dall’imbottigliamento e sentire la tipicità, il territorio, l’amore e la professionalità dedicata dal proprietario per quel vino. Insomma sentirne la sua IMPRONTA ENOLOGICA...